La visita Medica Posturale

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Cos’è e come si fa la Visita Posturale?

La visita Posturale di eccellenza: l’importanza di una corretta postura ha indotto i medici a sviluppare una disciplina specifica “la Posturologia”.
La postura corporea è il modo di stare in equilibrio del corpo umano.
Un corretto rapporto fra i vari segmenti corporei consente una “postura corretta” con il massimo confort, il maggior risparmio energetico e l’assenza di dolore; nell’era moderna, però, a causa di fattori esterni, il sistema posturale è sollecitato costantemente.
Le informazioni che contribuiscono a mantenere una corretta postura provengono da recettori visivi, uditivi, vestibolari, occlusali (articolazione della mandibola), linguali e dalla pianta del piede.
Un disturbo ad uno solo di questi livelli crea squilibri a tutto il corpo.
Dall’analisi della postura si possono individuare le giuste terapie per risolvere:
Cefalee
Dolori cervicali
Mal di schiena
Coxartrosi
Ernie discali – Protusione discale
Lombalgia
Sciatalgia
Metatarsalgia
Sdr Morton
Talloniti
Tendiniti
Sindrome del piriforme
Tensioni muscolari
Disturbi articolari
Instabilità o vertigini
Nevralgie
Dispareunia
Stipsi
Bruxismo
Serramento
Dislessia, Discalculia, Disprassia, SDA
Disturbi alla masticazione
Disturbi della deglutizione
Disturbi ortodontici

E altro ancora…

La visita Posturale?

La Visita Posturale: la Posturologia è una disciplina medica, pertanto non è una medicina complementare, anzi esiste una sola Medicina che comprende più tecniche o discipline. È un errore semantico considerare alcune pratiche mediche “alternative” o “complementari” (come ad esempio l’agopuntura) anche se in espansione in molti Paesi, ciò pone un’ampia serie di problemi sociosanitari, deontologici, etici e scientifici di cui è importante che si occupi l’OMS.

La Posturologia, in particolare la più moderna Posturologia 4.0, studia le relazioni dell’Uomo e della Donna con il mondo esterno, gli apparati che mettono il corpo in relazione con l’ambiente circostante usano il sistema dei recettori, dei corpuscoli che ricevono gli stimoli (tatto, luce, suoni, vibrazioni, odori, sapori, ecc) e li trasformano in impulsi elettrici che attraverso i nervi arrivano al cervello. Il cervello mediante risposte automatiche (riflessi) o volute (azioni finalizzate) controlla il corpo nello spazio/gravità per rispondere a finalità personali o sociali.

Il Sistema Tonico Posturale o Posturale Fine è il controllore di queste azioni.

Chi è il Posturologo?

Il Posturologo, secondo la Legge italiana non è obbligatorio che sia un medico, tuttavia il medico è la figura sanitaria che può fare la Diagnosi Differenziale tra le sindromi posturali ed altre patologie degenerative, oncologiche, metaboliche o altro. Vi sono particolarità, come la diagnosi di gamba corta e la sua correzione, che sono esclusivamente mediche.

Il Posturologo affronta il Sistema Tonico Posturale, dato che è molto complesso, e riunisce sia le afferenze diurne che quelle notturne, sia quelle centrali che periferiche ma anche quelle cognitive, sia quelle elettriche che quelle ormonali, nella sua interezza.

Fino a pochi anni fa, in modo riduttivo, veniva analizzato, per semplicità, il piede, la bocca, l’occhio, l’apparato masticatorio e l’orecchio interno; questo era dovuto al tipo di intervento, quindi era basato sulla proposta terapeutica, ad esempio il plantare ortopedico, l’apparecchio ortodontico o gli occhiali ecc.
Ma la grande differenza può essere fatta da una Posturologia Personalizzata su misura, adattata e differenziata secondo ogni paziente e non mediante articoli industrializzati adattati.

Come si chiama l’esame posturale?

Siamo partiti definendo la Posturologia una disciplina medica, ne deriva che debba soddisfare i requisiti essenziali. Deve aver cura della salute fisica e psichica (spesso tralasciata), che esista un corpus teorico di coerenza logica intrinseca, come insegnato a semeiotica. Vi siano dei testi e delle pubblicazioni scientifiche a cui fare riferimento, seguire delle logiche obiettive di riproducibilità come ad esempio l’esclusione di una persona in fase algica. Sia sempre possibile misurare, attraverso metodiche NON operatore dipendenti, oggettivare, relazionare e stampare i risultati. Non è praticata mediante apparati, dispositivi o metodiche riservati ad iniziati, dottrine o energie strane non verificabili.

L’esame posturale è pertanto una visita.

Come ogni visita, si inizia da una approfondita anamnesi, nella cui prima parte si “ascolta” il paziente, poi si pongono delle domande, collegate ai problemi esposti, agli esami sottoposti, ai trattamenti in atto ed alle abitudini lavorative, sportive, motorie, alimentari e di igiene di vita quotidiana.
Si procede poi con analisi per la valutazione posturale mediante strumentazione idonea, a “misurare”, registrare in modo oggettivo e riproducibile, possibilmente “toccando” il meno possibile il paziente per non indurre false risposte.

A cosa serve fare un esame posturale?

La valutazione posturale serve a valutare se vi siano degli organi o degli apparati che non funzionino in modo adeguato, che non siano in corretta relazione tra loro, e che quindi il corpo sia o non in condizione di benessere (fitness).
L’esame posturale rileverà un eventuale disequilibrio o patologia o prescrizione errata (ad esempio occhiale) che modifichi la postura creando la causa o concausa ad una patologia funzionale od organica.
Le patologie funzionali e/o organiche più frequenti sono state scritte sopra, ma giova ricordare che molte volte anche le abitudini errate, come la guida di un’auto, l’attività sedentaria, il box ed il girello dei bambini, le calzature con il tacco o strette, una protesi dentale bassa o gli occhiali non centrati, o ambienti rumorosi ecc, possano creare disturbi funzionali che diventano poi organici.

 

Chi esegue la Visita Posturale?

L’analisi posturale completa è praticata da una figura sanitaria, abilitata dal Ministero della Salute italiano a svolgere questa professione. La “Visita” Posturale e quindi la diagnosi differenziale fra i problemi o patologie del Sistema Tonico Posturale e le altre patologie che possono manifestarsi con sintomi simili o uguali è un atto esclusivamente medico, preferibilmente che abbia svolto un corso idoneo con diploma finale abilitante..
La prescrizione di esami radiologici, ematologici, metabolici, di diagnostica odontoiatrica, del ritmo sonno veglia, ormonali, ecc segue le norme di Legge.
Il medico che ne abbia le competenze posturali globali, potrà avvalersi di tutte le figure professionali, ciascuna specializzata secondo la propria competenza, per un quadro di globalità a 360 gradi.
Tuttavia, secondo la Legge vigente in Italia, l’analisi posturale e le conseguenti “osservazioni” possono essere svolte da tutte le figure sanitarie autorizzate dal Ministero della Sanità.
La diagnosi e la terapia di “gara corta” sono riservate al medico, come la prescrizione di occhiali ecc.

Chi cura i problemi posturali?

Il termine di Problemi Posturali è molto vasto e certamente le cure sono molto differenti, a seconda del “disequilibrio” o “alterata funzione” o “patologia” che emerge dalla visita posturale, dagli esami strumentali, dalle indagini radiologiche e dalla stabilometria.
Dalla diagnosi emerge la proposta terapeutica, che può essere suddivisa nel tempo, per la sua applicazione, e possono essere interessate più figure professionali: medico, dentista, ortodonzista, vestibologo, oculista, logopedista, ottico, ortottista, osteopatia, laureato in scienze motorie, tecnico ortopedico, specialista del letto ed altri professionisti particolari.
Ritengo che ogni figura professionale sanitaria sia specializzata a trattare i problemi di propria competenza. Ad esempio non saranno i medici e nemmeno i fisioterapisti che creeranno un occhiale su misura. Così se vi è una insufficienza di afferenza podale o di particolari gruppi muscolari saranno incaricate le figure legate alle scienze motorie o di riabilitazione e riatletizzazione. I vestibologi ed i tecnici specializzati alla riabilitazione, così gli odontoiatri, gli ortodonzisti, i logopedisti saranno interessati dalle aree di competenza e di merito. Da molti anni ortottisti e logopedisti hanno evoluto tecniche di riabilitazione funzionale molto efficaci.
Pochi sono gli specialisti che hanno imparato a collegare al Sistema Tonico Posturale le patologie notturne, del sonno, del clinostatismo, ormonali e vestibolari. Così pure la cura dei disturbi relativi alla parte metabolica, alimentare ed immunitaria.
Riunire la globalità di indirizzo e controllo è arduo ma alcuni medici si sono specializzati a tal scopo

 

Come capire se si ha un problema posturale?

Per comprendere se vi siano delle problematiche posturali si deve procedere ad una analisi condotta, come già detto, avendo il “coraggio di misurare” secondo i principi della semeiotica.
Per prima cosa deve essere indagato il corpo nella sua interezza nei 3 piani dello spazio e dall’alto, come nelle figure a lato.

Per una corretta oggettivazione si deve usare un sistema ingegneristico che crei una griglia virtuale, che rappresenta i piani, passante per il dente dell’epistrofeo ed ortogonale al suolo.

 

 

 

 

 

 

 

Errori comuni da evitare

Per questa indagine è ormai obsoleto il metodo di misurare mediante lo scoliosometro o lo specchio rigato dietro al paziente perché si realizzano degli errori di parallasse che portano ad una diagnostica errata.

Non si dovrebbe “toccare” il paziente, al più, se necessario, solo mediante una livella a bolla od un filo a piombo, o con piani trasparenti paralleli al suolo.

Non è possibile stabilire una misura della differenza di altezza delle spalle o delle creste iliache con le mani o con un filo traguardato con gli occhi o con una fotocamera a mano.
Non è possibile misurare le torsioni ad occhio.
Non si può stabilire una misura di differenza di rotazione della testa o del tronco ad occhio.
Non si può misurare una gamba corta con il livello delle mani o modi simili.

 

 

Non si può stabilire le curve della colonna vertebrale mediante un sistema ruotante che rilevi solo le apofisi spinose vertebrali, in particolare nella scoliosi così facendo non si tiene conto della rotoscoliosi. Lo stesso errore di rotoscoliosi di ha con le luci radenti che ricostruiscono una immagine ipotetica

 

 

 

Uno strumento molto diffuso in ambito posturale è il podobaroscopio, baropodometria, che consiste in una pedana corta fatta con delle cellette di carico (sensori capacitivi o piezoelettrici) che sentono la pressione o peso di circa , quindi forniscono la differenza di carico fra piede destro e sinistro e, suddividendo il piede in aree, tra la parte anteriore e posteriore del piede, queste misurazioni possono essere svolte da fermo o durante una camminata,  oppure una pedana lunga per l’analisi del passo (ma resta una podometri lunga).
L’immagine che ne risulta ci informa del centro di pressione (CdP) del poligono di appoggio, attraverso una scala colorimetrica a 10 livelli di colore per ogni celletta di carico. Dalle misure di pressione registrate si può cercare di determinare il grado di piattismo o cavismo del piede, senza tuttavia vedere la reale superficie della pianta del piede.
La stabilometria che alcuni software estrapolano, non è reale e non può essere comparata, risultando statisticamente differente, sia dalla piattaforma di forza che dalle stabilometrie più moderne.
Il Centro di Pressione (CdP) infatti risulta dalla differenza delle pressioni fra le superifici dei sensori, come variazione oscillatoria nel tempo (frequenze) ma questo calcolo risulta approssimato alla differenza delle superfici di contatto (aree). Ugualmente i baricentri sono calcolati, per ciascun piede, dalle differenze di pressione sulle cellette (sensori).

Esami strumentali per una Clinica di eccellenza

Per comprendere se vi siano delle problematiche posturali si deve procedere ad una analisi condotta, come già detto, avendo il “coraggio di misurare” secondo i principi della scienza galileina, cioè della oggettività e riproducibilità.

 

Occhi

Il recettore principale del Sistema tonico Posturale è l’occhio (gli occhi), che si sono evoluti epigeneticamente per una visione ottimale in ortostatismo, questo è il motivo principale perchè la visione dovrebbe essere misurata in ortostatismo (non da seduti) e così pure gli occhiali, oltre alla necessità di una centrature perfetta delle lenti sulle pupille.

 

 

 

 

Piedi

L’analisi del piede a terra non è così semplice come sembra. Infatti è stato pubblicato che il piede a terra comporta un errore diagnostico molto elevato. Così pure non deve essere posto sopra una superficie fredda di vetro.
Dopo molti anni di ricerca l’ingegneria ha sviluppato il Podoscopio, di materiale acrilico, dotato di luce Led, che non scalda, che illumina trasversalmente molto bene e consente alle camere una fotografia ottimale, il software di acquisizione si incarica di fornire una immagine in scala perfetta 1:1 senza errori di parallasse. Il Led-Podo-Laser è fornito di un sistema di posizionamento sia per la metodica portoghese a piedi paralleli, che francese a piedi a 30°, che in posizione libera, ma repertando sempre la posizione che potrà essere sempre replicata ai successivi controlli. Lo studio della coppia piede-caviglia, della coppia piede ginocchio, della coppia piede bacino ed a salire fino alla vertebra L3, permette una diagnostica di piede piatto o cavo, valgo o varo e così pure tutte le torsioni nei 3 assi di tutti i segmenti e del bacino. L’indice di riproducibilità diagnostica (indice di Cohen) si avvicina al 94%.

 

 

 

Sensore S9

Il sensore S9 S9 è il sensore di valutazione spaziale tridimensionale più piccolo nel mercato della Posturologia. Si utilizza principalmente per la valutazione del range di movimento cervicale ma può essere utilizzato anche per la spalla o il ginocchio.
Grazie alla connettività senza fili, è in grado di interagire con tutti gli smarphone mediante l’applicazione SprintWARE e registrare i dati del paziente anche in mobilità nei 3 assi.

 

 

 

Stabilometria

I dati forniti dalla pedana stabilometrica ci riferiscono informazioni del movimento del CoP (Centre of Pressure), definendone i parametri cinematici nel tempo e la frequenza delle oscillazione.
La Stabilometria, a piedi separati, e così pure separata fisicamente la parte anteriore da quella posteriore, rileva quei parametri che sono internazionalmente accettati:
1. Le coordinate del CdP: ovvero il valore medio di X  e di Y  del CdP misurati dal 90% dell’ellissi tracciata a terra dalle oscillazioni del corpo durante 51,2 secondi. Le oscillazioni sul piano frontale X esprimono il movimento destra-sinistra e le oscillazioni sul piano sagittale Y, esprimono il movimento antero-posteriore, definendo così, durante la stazione eretta, da quale parte vi è un disequilibrio del vettori di forza al suolo.
2. La lunghezza del tracciato delle oscillazioni, rappresenta la distanza complessiva percorsa da CdP, che ci può indicare, abbastanza bene, l’indice di dispendio energetico
3. La variazione nel tempo della velocità delle oscillazioni indica abbastanza bene la necessità di cambiare il punto di carico, per informaci della posizione nello spazio del corpo
4. La superficie del tracciato delle oscillazioni del CdP che è contenuta in una ellisse è correlata alla efficenza di correzione del Sistema Tonico Posturale (è calcolata al 90% per eliminare l’errore statistico standard)
5. L’analisi delle frequenze delle oscillazioni ci permette di identificare quali muscoli e fascie siano più o meno attivi, questo è correlato ad alcune patologie
6. Lo statokinesigramma (SKG) è la somma delle oscillazioni sugli assi X e Y che, possono essere scomposti fra loro, determinando le attività prevalenti di disequilibrio
7. Lo stabilogramma può essere fatto ad occhi aperti e chiusi; il rapporto fra questi è misurato dal Quoziente di Romberg, e questo rapporto indica il rapporto fra la parte podalica e quella visiva utilizzato dal copro per stabilizzarsi. Potendo questo parametro, fornire dati molto utili sugli occhiali, lenti a contatto, muscoli oculomotori, calzature, calzature sportive, ecc.

Attraverso l’analisi dei dati forniti dal computer, è possibile valutare se la disfunzione del sistema tonico-posturale sia di origine neurologica, oculomotoria, vestibolare, odontoiatrica, podologia, iatrogena, ecc.

Cosa può provocare una postura sbagliata?

Il paziente posturale è stato così definito da Martins da Cunha nel 1978: “è quella persona che lamenta numerosi sintomi, spesso vaghi, prevalentemente ma non esclusivamente di tipo doloroso, a cui si è “abituato” o non dà peso ed ha già provato a risolverli con scarsi risultati. La sua storia clinica è ricca di episodi apparentemente di scarsa importanza che spesso coinvolgono gran parte dei distretti corporei. Negativo per gli esami e le indagini mediche di routine”.
Una caduta sul coccige, una spina irritativa plantare, un errato contatto dentale, una montatura di occhiali deformata, una cicatrice…innescano un circuito sensitivo-motorio di adattamento che se non identificato, può produrre strategie di postura altamente dispendiose, fino a compromettere l’intero equilibrio psico-fisico, compresa, ad esempio, la qualità del sonno con tutte le derivazioni che ciò comporta (stanchezza, aumento del produzione di cortisolo, diminuzione della produzione e sintesi della melatonina, ecc.): in sintesi, il DiStress definito da Selye.
Nel modello riduzionistico, per comprendere la posturologia, bisogna affrontare i seguenti temi:
– quali e dove sono i recettori posturali;
– come agiscono;
– quali sono le vie di trasmissione;
– dove vengono elaborate le informazioni strategiche;
– la tipologia e la qualità delle strategie di reazione.

Quindi parlare di Postura è molto limitato perché è l’atteggiamento finale di un corpo in ortostatismo, dovuto ad un equilibrio caotico.

Dal 1978 tanta strada è stata percorsa dalla Posturologia, la Postura è solo una visione ristretta e quindi non tiene a conto tutti gli altri aspetti contenuti nella più recente Posturologia 4.0.

Le “manifestazioni” esterne che sono la parte fenotipica come ad esempio la scoliosi, la cifosi, la iperlordosi, patologie della deglutizione, occlusali, faringee, uditive, vertiginose, piedi e ginocchia patologici sono solo degli esempi.

Quali sono i dolori e patologie posturali più comuni?

Carenza di visione da lontano
Deficit di stereoscopia o insufficiente fusione binoculare
Deficit uditivo
Vertigini e capogiri
Acufeni
Dolore ATM
Dolore a metà corpo
Scoliosi
Lombalgia, Sciatica, ernia discale
Iperlordosi o ipolordosi lombare e cervicale
Ipercifosi o ipocifosi dorsale
Rettilineizzazione del tratto cervicale e lombare
Ginocchia vare o valghe
Coxartrosi
Pubalgia
Sdr Piriforme
Piedi piatti cavi
Metatarsalgie e talloniti
Sperone calcaneare
Cefalea
Nevralgie
Dispareunia
Stipsi
Bruxismo
Serramento
Dislessia, Discalculia, Disprassia, SDA
Disturbi alla masticazione
Disturbi della deglutizione
Disturbi ortodontici
Dolori senza causa
Diminuzione della prestazione atletica senza motivo

Chi fa la Ginnastica Posturale?

La ginnastica posturale è ideale per tutti.

Ma è estremamente difficile definire quale ginnastica non sia posturale.
Eppure se volessimo essere estremamente ligi, dovremmo dire che è la ginnastica insegnata e condotta secondo le rigide regole di controllo riflesso del Sistema Tonico Posturale.
Purtroppo esistono pochissime Scuole che lo insegnano e pochissime Palestre ove viene praticata in Europa ed Italia, vere mosche bianche.
Tuttavia vi sono sport ed attività fisiche particolarmente indicate come il Nordic Walking, che possono essere prescritte quasi a tutti, perché permette di allenare circa 600 muscoli, ovvero quasi il 90% del nostro corpo: infatti, consente di rafforzare braccia e spalle, migliora la postura della schiena e tonifica glutei e addominali, oltre a migliorare la circolazione di tutto il corpo e ad avere effetti positivi sulla socialità e la vitalità mentale.
La ginnastica posturale dovrebbe essere insegnata e condotta la laureati in scienze motorie e da sanitari che abbiano frequentato con profitto un corso di posturologia per acquisire le conoscenze e competenze posturologiche.
Questa attività sportiva, di allenamento, di sviluppo e maturazione o correzione dei riflessi propriocettivi può migliorare il benessere (fitness), prevenire le patologie tipiche dell’invecchiamento, migliorare le prestazioni atletiche ed il recupero dopo malattie neurologiche ed infortuni (con opportuni adattamenti e personalizzazioni)

 

Quale sport fare per migliorare la postura?

Quali Sport? Tutti.
Ma non tutti gli sport sono ideali per tutte le persone ed in caso di patologie.
Ad esempio si è sempre prescritto il nuoto per la scoliosi, ma oggi, come pubblicato, si è riscontrato che una grande percentuale delle persone che hanno la scoliosi non hanno una sufficiente “percezione” sensitiva del suolo, la propriocezione dei piedi è carente. Ecco, il piede in acqua non cura e sviluppa la propriocezione podalica. È molto più vantaggioso ed indicato fare esercizi propriocettivi a piedi nudi.
Poi, ancora, nelle persone con la lombalgia e l’ernia discale, non è indicato il nuoto a stile rana o delfino, così come non è indicato fare palestra con pesi sollevati sulla verticalità, che scaricano sulle vertebre.
Così pure chi soffre di lombalgia, sciatica ecc, non deve fare motocross, equitazione, downhill ecc.
Ma tolti casi particolari che saranno indicati dal medico specialista lo sport è e resta la “medicina più importante al mondo”.

 

Quali sport raddrizzano la schiena?

La schiena NON DEVE ESSERE RADDRIZZATA!
Abbiamo evoluto epigeneticamente le curve cella schiena, della colonna vertebrale, per consentirci la stazione eretta “sana”!

Lo Sport (Treccani) è l’attività intesa a sviluppare le capacità fisiche e insieme psichiche, e il complesso degli esercizi e delle manifestazioni, soprattutto agonistiche, in cui tale attività si realizza, praticati nel rispetto di regole codificate da appositi enti … differenziandosi, così, dal gioco in senso proprio, sia, fin dalle origini, per divertimento, senza quindi il carattere di necessità, di obbligo, proprio di ogni attività lavorativa. La pratica sportiva è collegata strettamente al posto che essa ha occupato nella società, alla considerazione che le è stata o le è dedicata in un determinato contesto culturale, politico ed economico. La Postura è molto legata ai riflessi propriocettivi, pertanto l’allenamento propriocettivo dev’essere svolto da tutti gli atleti che praticano un’attività sportiva caratterizzata da un gran numero di salti e cambi di direzione, dove la percentuale di traumi distorsivi a caviglia e ginocchia è elevata, come pure lombalgia, pubalgia, sindrome degli adduttori e dei piriformi (calcio, basket, tennis, pallavolo, rugby, pallamano ecc.)
Gli esercizi e gli sport di propriocezizone dovrebbero essere svolti a piedi nudi, sia in disestesia che in estesia, ma preferibilmente, se con calzature, a suola rigida e bassa.
Nello svolgimento dello sport deve essere posta una particolare attenzione all’attività respiratoria mediante il controllo del diaframma e si deve rispettare la regola (oggi molto dimenticata) che l’allungamento tendineo e fasciale, leggero, deve essere praticato solo con i muscoli caldi e mai a freddo, come preparazione.

 

Quali esercizi fare con il Mal di Schiena?

Chi ha Mal di Schiena è meglio che si rivolga ad un medico specializzato per avere una DIAGNOSI, perchè mal di schiena, non è una diagnosi, è un sintomo.
Dopo aver fatto la diagnosi, il medico saprà indicare e suggerire se è meglio sospendere per un certo periodo l’attività sportiva e poi quali esercizi svolgere, per quanto tempo e con quale progressione.
Questo perchè se vi sono lesioni e patologie di organo, fare massaggi, magari pesanti, stretching e manipolazioni in trust può rivelarsi dannoso e pericoloso.

 

Quante volte a settimana si fa la ginnastica posturale?

Lo Sport, quindi la Ginnastica, anche quella posturale sarebbe indicato praticarla tutti i giorni, tuttavia, compatibilmente con le problematiche lavorative, familiari sarebbe utile praticarla almeno 3 giorni a settimana.
Il tempo per la pratica sportiva dovrebbe durare almeno 45-60 minuti.

Quanto costa una Visita Posturale?

La Visita Posturale è una attività lunga e complessa, che richiede molto tempo e l’uso di attrezzature di analisi costose e complesse. In linea generale, il costo sarà diversificato secondo la professione del Posturologo scelto.
Quindi un parametro possibile è il costo/ora.
In linea generale potrà variare tra 90/300 euro.
Poi vi sono dei costi accessori legati ai presidi prescritti, ad ulteriori indagini ed approfondimenti diagnostici che variano a seconda del quadro patologico.

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La soluzione al problema.