Agopuntura
Anti-Fumo

Nell’essere umano vi è spesso latente la tendenza a lasciarsi andare ad una tossicomania. Ciò è legato ad un subliminale atteggiamento aggressivo, per cui si cerca uno sfogo a portata di mano. Il problema del tabagismo è di vecchia data. Le dimensioni del problema: ogni 1000 persone circa 300 sono fumatori; è in continuo aumento la percentuale delle donne fumatrici nelle quali spesso si associano altri fattori di rischio. Il fumo riduce di 8 anni l’aspettativa di vita. Il fumo è il singolo fattore di rischio oncologico più importante. Si stima che circa il 30% di tutti i tumori sia legati al fumo.
Il rischio fumo si riduce o si annulla dopo 5-10 anni dalla cessazione.
Secondo un articolo di Glantz, pubblicato sulla rivista JAMA, i non fumatori esposti al fumo passivo vanno incontro con maggiore frequenza a malattie cardiovascolari ed ogni anno negli USA ci sono 37.000 decessi per cardiopatia ischemica imputabili al fumo passivo.
Nella scuola media inferiore la prima sigaretta viene fumata nel 10% durante la prima classe, nel 19% durante la seconda e nel 50% durante la terza ( quindi dopo la terza media solo 21 su 100 non hanno mai fumato).
Secondo una ricerca di Invernizzi nella rivista Allergy ben il 50% dei ragazzi sofferenti di asma ed allergia sono esposti in famiglia al fumo passivo.

Nella problematica del tabagismo sono coinvolte 3 componenti:

  1.  La dipendenza fisica: si crea una assuefazione del corpo, anzi di particolari recettori del corpo alla presenza di nicotina che modifica la regolazione di neuroni inibenti o eccitanti;
  2. La dipendenza psichica: la sigaretta fa parte dei sistema di ricompensa cerebrale attraverso il piacere orale, costituisce quindi un aggrappamento alla fase orale per affrontare situazioni di stress, ansia, aggressività, solitudine, difficoltà di concentrazione, alterazioni della libido;
  3. La socialità: il rituale della sigaretta entra a far parte della personalità, ovvero dell’esteriorità di una persona, ma lentamente diviene parte dello stesso io e quindi è difficile abbandonare il fumo.

In realtà l’aspetto principale nella modalità di approccio al problema tabagismo per una possibile soluzione è che non si sta trattando di una intossicazione ma di persone intossicate e quindi solo curando la persona si possono trovare le corrette soluzioni.

Molto spesso anche le persone di forte volontà, difficilmente riescono a liberarsi da sole del vizio: abbiamo visto invece che anche chi non è convinto di farcela e chiede aiuto impegnandosi, riesce spesso a risolvere il suo problema con l’agopuntura.

Trentasei anni di esperienza indicano che è possibile ottenere dei risultati assai costanti e rapidi.

Il sistema usato è stato scoperto dal francese Nogier nel 1974 presentato alle giornate germano-latine di agopuntura e pubblicato la prima volta nel 1975 nella rivista di Auricolo-Medicina.
Il Sistema terapeutico usato dal Dott Rossato è una evoluzione di quello di Nogier, modificato dapprima dal padre, Dott GIACOMO Rossato e poi ancora evolutosi negli anni per migliorarne l’efficacia e la metodologia scientifica.

Prima di sottoporsi alla terapia è necessario stare almeno 12 ore senza fumare, meglio se per un tempo più lungo, altrimenti non si può procedere alla esecuzione del metodo. Infatti solo se l’intossicato è in carenza si manifestano appieno alla detenzione i punti auricolari.

Il metodo prevede una sola seduta, concordata con il paziente.

Si cercano poi i punti con la palpazione della cute e di reperi profondi nel polso e nell’orecchio attraverso l’uso di un cercapunti elettronico che misura la soglia di impedenza.
Si trattano i punti relativi all’azione del Sistema Parasimpatico, quelli dell’Ansia, dell’Aggressività, della trachea, dei bronchi, dei polmoni,  le proiezioni del Sistema Reticolare, del metabolismo e della disintossicazione per la disuassefazione dalla nicotina.
Infine ci sono i 2 punti sui polsi, che si trovano l’apofisi stiloidea del radio.
Si segnano e quindi si pungono con aghi monouso sterili.
Dopo aver infisso gli aghi si applica una stimolazione elettrica a bassa frequenza, di intensità sopportabile fino a circa 20 μ Amp. per circa 20 minuti.

Il metodo nel suo insieme ha una percentuale di successo di circa 68%. Il recupero Per fortuna nell’organismo vi sono notevoli capacità di ripristino della funzionalità e dopo aver emesso di fumare il rischio di malattie cardiovascolari e polmonari ritorna in 5 anni quasi alla norma. Il rischio di malattia neoplastica di minuisce con il tempo ma è inversamente proporzionale alla quantità di sigarette ed al numero di anni che si è fumato.

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La soluzione al problema.